Il fondo è costituito dai documenti filmici realizzati in 8mm dal cineamatore e fotografo Rodolfo Canfailla tra il 1957 e il 1980. Il trasferimento presso la Fondazione AAMOD è avvenuto per volontà del figlio Roberto Canfailla che ha depositato nel novembre 2021 81 bobine a carattere familiare
Notizie storico critiche
Rodolfo CANFAILLA (Avellino, 21/04/1926 - Aversa, 02/11/1994)
"Nasce ad Avellino e segue gli spostamenti della famiglia a seguito dei trasferimenti del padre legati a motivi di lavoro, prima a Lucera (FG) dove trascorse la propria infanzia poi, ormai ragazzo, ad Aversa (CE) dove si stabilisce definitivamente.
Nel luglio del 1955 Rodolfo
sposa Assunta Trematerra (Napoli, 10/02/1930), casalinga che, dopo il matrimonio, lo affianca nella gestione dello studio fotografico.
Appassionato da sempre di arti grafiche, inizia a occuparsi per hobby di fotografia, già dalla prima giovinezza, realizzando una fotocamera in legno perfettamente funzionante. Si avvicina, quindi, alla fotografia da autodidatta imparando ad eseguire in proprio tutto il processo, dallo scatto allo sviluppo.
All'inizio degli anni '50, mentre è occupato come banconista in una farmacia, inizia a offrire i suoi servizi fotografici ad amici e conoscenti. Nel 1954 realizza il suo sogno: sceglie la fotografia come suo unico e vero lavoro e apre al pubblico, con parte dei risparmi derivanti dalla precedente occupazione: uno "studio fotografico" attrezzato per le fotografie in posa. Avvia un'attività professionale di "artigiano innamorato della fotografia" che tiene sempre viva fino alla morte.
La sua attività, però, non è stata mai limitata alle attività in studio (fotografia in posa, stampa "rullini dilettanti", servizi funerari ecc., dove eccelse nel fotoritocco che -secondo necessità - praticava sulla fotografia stampata o direttamente sulle lastre, o sulle pellicole in studio ) né al solo territorio cittadino. Gradualmente diviene un punto di riferimento soprattutto per la fotografia professionale in esterno (matrimoni, comunioni, battesimi, lavori di ingegneria e di architettura, stampa professionale di scatti a scopo di ricerca nel campo medico e per tesi di laurea) per tutto il vasto comprensorio aversano e il confinante territorio in provincia di Napoli. Un suo vanto, se così può dirsi, fu quello di essere l'unico fotografo accreditato ad entrare nel Monastero delle Suore di Cappucinelle di Aversa (Suore di clausura, al tempo molto numerose) per le istantanee "foto tessera" finalizzate al rilascio della Carta di Identità e per altre limitatissime occasioni.
Professionalmente è intimamente legato alla fotografia in quanto tale, ma ha utilizzato, "vinto ma non convinto", il film per lasciare memoria della sua famiglia. Pertanto, nei filmini ritrovati si trovano testimoniati quasi esclusivamente eventi, gite e vacanze estive.
In realtà, da persona schiva, ha utilizzato la cinepresa anche per essere un protagonista esterno ai fatti: si trova ripreso in pochissime occasioni e comunque solo per qualche fotogramma.
La proiezione e, quando ne aveva tempo, il montaggio hanno rappresentato rispettivamente l'occasione, a suo modo, di essere vero "protagonista": traeva soddisfazione dai commenti che la proiezione induceva nei partecipanti e costituiva un modo per distrarsi dalla routine quotidiana.
Inoltre, poiché le famiglie di origine sono distribuite tra la Campania e la Toscana, molto spesso la proiezione di un filmino costituiva, per chi viveva in Campania, l'occasione di sentire vicino chi viveva in Toscana e viceversa. Insomma, una sorta di re-union virtuale".
Note biografiche e di contesto a cura del figlio Roberto, trasmesse ad aprile 2022, insieme a quanto segue:
"Roberto CANFAILLA (Aversa, 30/07/1956)
Unico figlio. Ingegnere. Ama anche lui la fotografia che coltiva come hobby e che ha sempre utilizzato anche nelle proprie attività professionali.
In memoria del padre, del suo amato lavoro di "artigiano della fotografia" e della sua famiglia, nonché per contribuire a mantenere traccia di un periodo storico imprescindibile per la storia e lo sviluppo del nostro Paese e della nostra Democrazia, ha deciso di aprire una collaborazione con la Fondazione AAMOD, di cui ha condiviso approcci e obiettivi, consentendo l'istituzione di un fondo nell'archivio audiovisivo curato dalla stessa Fondazione".