I numerosi interrogativi che hanno accompagnato la partecipazione dell'Italia alla Prima Guerra Mondiale sono rimasti, in gran parte, senza risposta. Siamo vicini al secolo, da quando l'Italia attraversò il Piave il 24 maggio 1915. Nell'ottobre 2007 vennero celebrati i 90 anni di uno degli avvenimenti più terrificanti dell'intera condotta strategica
e tattica della Prima Guerra Mondiale: la "battaglia di Caporetto", nella valle del corso superiore del fiume Isonzo. Nei giorni 5, 6 e 7 ottobre ebbe luogo un Convegno Internazionale, di notevole rilievo storico, dal titolo "Rileggiamo la Grande Guerra". Il Convegno venne organizzato su iniziativa della Regione Friuli Venezia Giulia nelle aree più simboliche degli avvenimenti bellici: quelle dei territori di Udine, di Caporetto (oggi Slovenia, allora sotto occupazione italiana) e di Cividale. Data la assoluta rarità degli argomenti previsti e la notorietà storica dei personaggi partecipanti, il Convegno è stato interamente filmato, per iniziativa dell'Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, da Donatello Conti con la regia di Massimo Sani. Da quel girato, sono state tratte otto puntate del film-inchiesta (di ca. 45' cadauna) che mostrano la realizzazione dell'importante convegno storico: l'idea dell'autore Massimo Sani è stata quella di attenersi fedelmente alla ripresa delle varie fasi del convegno, allo scopo di poter verificare ed offrire adeguate risposte alle numerose problematiche storiche legate soprattutto agli avvenimenti che hanno caratterizzato la situazione dell'Italia prima e dopo la "disfatta di Caporetto". Per aderire con chiarezza all'evidenza storica degli argomenti trattati, Sani ha voluto dare al film il medesimo titolo del convegno internazionale: "Rileggiamo la Grande Guerra". Particolarmente del tutte inedite sono state le riprese effettuate nella città di Caporetto, all'interno del Museo di Caporetto, con le rivelazioni di alcuni storici sloveni e di parte austro-ungarica sulle strategie e le tattiche degli eserciti allora nemici. Nel film intervengono gli storici più noti della Grande Guerra tra i quali gli italiani Paolo Scandaletti - promotore del Convegno, Alberto Monticone - direttore Comitato Scientifico, Giorgio Rochat, Carlo Illing, Roberto Morozzo della Rocca, Paolo Gaspari - noto editore e storico, gli sloveni Zeljko Cimpric - direttore del Museo di Caporetto, Petra Svoljsak, Zvezdan Markovich, Lovro Galich, i più esperti docenti e ricercatori storici della Grande Guerra quali Francesco Malgeri, Daniele Ravenna e Giuseppe Severini, i discendenti dei generali Cadorna, Badoglio e Piola Caselli, i responsabili dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore Esercito, generale Michele Torres e colonnello Antonino Zarcone, l'ammiraglio Franco Favre, come pure noti esperti di archeologia e geologia, il vaticanista Don Antonio Scottà - degli "Archivi Segreti del Vaticano", gli scrittori Carlo Sgorlon, Isabella Sbuelz e Alessandro Baricco, che ha concluso le tre giornate del Convegno Internazionale