produzione Egle cinematografica, società in nome collettivo. Sino al 1973, anno della liquidazione, la società produce cortometraggi diretti da Massimo Mida, Romano Scavolini, Mario Gallo, Virgilio Tosi, Piero Nelli, Michele Gandin, Mario Carbone oltre che Libero Bizzarri: frequentemente a tali produzioni sono conferiti riconoscimenti a festival e premi qualità assegnati dal Ministero del Turismo e dello spettacolo. Il primo cortometraggio diretto da Bizzarri è un film sull'artista Domenico Purificato e risale al 1959. Numerosi, tra i film di Libero, quelli inerenti artisti affermati ed emergenti: da sottolineare, per la realizzazione di questi cortometraggi, la collaborazione con importanti personaggi della storia dell'arte e della cultura italiana quali Mario De Micheli e Giovanni Pirelli. Un altro consistente gruppo di cortometraggi ha taglio sociologico ed etnografico: Bizzarri ha diretto film sulla coltivazione del tabacco a Metaponto, sui pescatori sardi di Cabras, sui ramai del Piceno, sulle scritte sui muri di cinta delle fabbriche a Sesto S. Giovanni. Non manca, durante il corso della produzione audiovisiva di Bizzarri, un riflesso del suo impegno sociale e politico. Questa tematica è esplicita nella collaborazione alla realizzazione del film prodotto dalla CGIL su Di Vittorio (1958) o alla partecipazione a film collettivi riferiti ad argomenti politici e sindacali: L'Italia con Togliatti (1964), Sabatoventiquattromarzo (1984), L'addio a Berlinguer (1984). I riflessi dell'impegno progressista di Bizzarri sono evidenti in tutta la sua produzione: tanto quando si affrontano cortometraggi sull'arte contemporanea (Pietà l'è morta, Fascismo come immagine, Nazismo come immagine), tanto quando si affrontano temi di taglio sociologico (Il volto della guerra, I muri di Sesto, Gente di Cabras).
La collaborazione di Bizzarri con la RAI ha inizio nel 1962 con il programma in 3 puntate Sardegna Un itinerario nel tempo, con testo del poeta Giuseppe Dessì. Nel 1963 realizza L'Ungheria da Francesco Giuseppe ad oggi, programma sulla storia del paese danubiano che andrà in onda soltanto nel 1966 in forma censurata. Numerosi sono i programmi diretti da Bizzarri su commissione della RAI, in particolare per le serie "Sapere", "Scuola aperta", "Almanacco". Di particolare rilievo trasmissioni di taglio storico quali Giolitti, Bolivar, Bismarck (realizzate nel 1968), Le repubbliche partigiane (1970), Il nazionalismo in Europa (1973). Sempre su commissione RAI Bizzarri realizza due programmi sullo sport: Cosa sono le Olimpiadi (1972), Sport e salute (1976).
Assunto alla RAI a tempo indeterminato nel 1977, Bizzarri è in un primo tempo alla regia del TG2: trasferito su sua richiesta ad altro incarico, cura la regia di numerosi programmi - tra cui eventi sportivi in diretta quali le partite del campionato italiano di calcio, la rubrica a difesa del consumatore Di tasca nostra (1978-1981) ed il programma di Arrigo Levi Primo Piano. Da sottolineare la regia di due programmi di Italo Pietra: Enrico Mattei (1982) e Pietro Badoglio (1985). Chiudi