intorno a tre canti popolari anonimi della repubblica dell'Uzbekistan dedicati a Lenin, e ha come soggetti fondamentali le donne dell'Asia Minore, la cui esistenza è stata profondamente modificata dalla Rivoluzione e dall'insegnamento di Lenin.
Il primo canto della pellicola ha infatti come tema la vita delle donne asiatiche sotto il vecchio regime, i volti nascosti dai veli neri di crine di cavallo: con la rivoluzione esse escono dallo stato di schiavitù in cui erano costrette a vivere nelle colonie asiatiche della Russia zarista.
Il secondo canto è quello sulla morte di Lenin e sul dolore e l'angoscia che la sua scomparsa determinò in chi si era da poco liberato da un'oppressione economica, psicologica, culturale.
Il terzo canto è dedicato all'insegnamento di Lenin come base per la costruzione di una vita diversa, più libera e giusta innanzitutto per le donne della Russia sovietica
Il film - che molti considerano come il più riuscito del grande cineasta sovietico - porta in effetti a liveli di grande forza espressiva le teorie e le tecniche cinematografiche a cui Dziga Vertov si è sempre ispirato nella sua attività, con una coerenza rara nell'intera storia del cinema.
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In 1934, Dziga Vertov conceives the idea of marking a film on the grat leader of the Revolution: this is how the film Tre canti su Lanin was born. It deals with the october events, Lenin's life, the first yars of soviet pawer; it also expressis the universal meaning of leninism in our time. The film focuses on three anonymus popular songs from the Republic Uzbekistan, dedicated to Lenin: its basic subject are women from Asia Minor whose life has been profoundly modified by the Revolution and by Lenin's teachings. The theme of the first song of the film is the life of Asian women under the older regimen, their face hidden behind black horsehair veils, who, with the Revolution come out of the state of slavery in which they were forced to live in the Asian colonies of czarist Russia. The second song is about Lenin's death, the greaf and pain that it created in the people who had just been freed from an economic, psychological and cultural oppression. The third song is dedicated to Lenin's teaching as a foundation for a different life, above all for the women of Soviet Russia. This film -which many consider Vertov's most successful one - brings to high expressive levels the theories and the techniques which have always inspired Dziga Vertov, with a coherence hard to much in the entire history of the cinema. Chiudi