Il cortometraggio rievoca, attraverso una ricostruzione simbolica, due episodi della persecuzione antisemita a Roma durante l'occupazione nazista in Italia, nell'autunno del 1943: la consegna dell'oro, ordinata dalle SS, e la razzia del 16 ottobre di oltre 1000 cittadini ebrei trasferiti nei lager nazisti. Il soggetto e il commento si basano sull'omonimo testo di Giacomo Debenedetti, edito da "Il Saggiatore", Milano, 1959
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Titolo di testa. Cartelli collaboratori
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Una voce femminile parla sul nero: "Se il cielo fosse carta e tutti i mari del mondo inchiostro, non potrei descrivervi le mie sofferenze e tutto ciò che vedo intorno a me"
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Monumento al Reich; fotografia di Adolf Hitler
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Diverse immagini fisse descrivono la situazione degli ebrei tedeschi: un manifesto, la vetrina di un negozio, una manifestazione ebraica (un cartello dice: "Ich bin Jude aber ich wihl mich nicht uber die Nazis beschweren"), case distrutte
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Su una foto di Hitler e Mussolini e altri militari nazisti viene avanti la prima pagina de 'Il Messaggero' che titola "Leggi per la difesa della razza". Seguono altre inq di pubblicazioni a stampa contro gli ebrei: "Bolscevismo di marca ebraica - 'Tutte le forze antifasciste fanno capo ad elementi ebrei'" e "Gli ebrei contro l'Italia - 'L'ebraismo è stato in taluni periodi culminanti, come durante la guerra etiopica, unanimamente ostile all'Italia'"
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Immagini fisse strumenti bellici come carri armati e aerei in volo che sganciano bombe; vittime della guerra; un muro elevato tra le case chiude un vicolo
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Immagini fisse su visi impauriti della popolazione perseguitata, cacciata e prigioniera; Foà comincia a parlare
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Sulla cartina dell'Europa si estende la macchia nera nazista: viene avanti una svastica bianca e Foà dice: "L'invasione dell'Europa sarebbe avvenuta al grido 'A morte gli ebrei!'"
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Lunga panoramica dei tetti di Roma, fino ad inquadrare la cupola della sinagoga. Su questa pan compaiono i titoli e i collaboratori
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Manifesto di un'ordinanza in tedesco e in italiano del comandante in capo tedesco del Sud feldmaresciallo Albert Kesselring; zoomata su alcuni divieti, in PP quello di sciopero, e sulla firma
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Pan ravvicinata sul fiume Tevere che scorre e poi sulla sinagoga e dintorni, mentre Foà spiega che il 26 settembre 1943 il comandante delle SS col. Herbert Kappler ordina agli ebrei di Roma di consegnare 50 chilogrammi d'oro ai tedeschi, sotto la minaccia della deportazione di 200 di loro
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Interno: nel centro di raccolta, l'oro viene consegnato e pesato; in cambio si danno ricevute; tra le persone che lo cedono ci sono anche romani non ebrei: "E fu raggiunto e superato il quantitativo richiesto"
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Pan sui 10 faldoni d'archivio, ove doveva essere riposto l'oro raccolto, che dovevano essere consegnati in via Tasso: "Forse questa è la prima apparizione del nome di via Tasso nella cronaca gialla e nera dell'occupazione tedesca a Roma". La pan. termina con una lunga inq di una lavagna con dei calcoli
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Su varie inq dell'interno della sinagoga, Foà spiega che gli ebrei romani non si sentono minacciati: si fidano dei tedeschi e non abbandonano i loro luoghi
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Lunga ripresa di un rito ebraico in sinagoga
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Su una cartina topografica del quartiere ebraico una mano traccia delle linee: programmazione del terribile rastrellamento, di cui il gen. Stahler (NB: sulla a c'è la dieresi) riceve l'ordine segretissimo da Hitler il 15 ottobre
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Improvvisamente l'immagine della cartina viene sostituita dal buio
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Il buio continua sulla ripresa del quartiere, che la luce di una torcia illumina a tratti: notte tra il 15 e il 16 ottobre; cominciano ad udirsi scalpiccii e grida
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Interni di case: le persone cominciano a svegliarsi alle grida e agli spari di fuori; una sveglia segna le 24 (circa)
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Da: 10:06:05:20
Esterni intervallati ad interni: sparatorie e colpi di mitragliatrici; inq della targa di via di Sant'angelo in Pescheria; persone che si svegliano
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Porte vengono sprangate, cortili e tetti delle case, mentre Foà parla della paura contagiosa, reale scopo dell'incursione notturna delle SS, per costringere gli ebrei in casa
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Da: 10:07:03:10
Un camion si accosta ad un portone: comincia "la razzia" alle 4 del mattino, quando termina la sparatoria
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Da: 10:07:10:20
Grida riecheggiano di casa in casa e di tetto in tetto
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Alle urla spaventate del popolo segue un proclama in lingua tedesca, mentre la mdp percorre le stradine del ghetto
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Da: 10:08:22:15
PP di un elenco dattiloscritto di nomi e strade, mentre una voce, dall'evidente accento tedesco, chiama ad uno ad uno i nomi; segue un effetto di vortice e una pan alto/basso in un cortile
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Da: 10:08:45:15
La mdp entra in una casa, mentre la stessa dura voce dall'accento tedesco trasmette gli ordini dell'organizzazione immediata del trasferimento
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Da: 10:09:25:00
Pan sui tetti del ghetto, Foà commenta: " La razzia si protrasse fin verso le 13. (...) Quando fu la fine, per le vie del ghetto non si vedeva più un'anima. Tutta Roma rimase allibita"
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Da: 10:09:50:05
Scorrono immagini di interni di case con cose abbandonate e delle rovine romane del Portico d'Ottavia: Foà spiega che gli ebrei rastrellati vengono tutti radunati nel fosso del Portico, poi condotti al Collegio militare, da dove, "3 giorni dopo, un treno piombato in partenza dalla Tiburtina, li avviava verso la Germania"
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Da: 10:10:27:00
Dall'inq di un filo spinato che separa il quartiere ebraico da Roma all'inq del filo spinato che delimita un campo di concentramento e lo separa dal mondo civile
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Da: 10:10:34:20
Immagini terribili dell'annientamento dell'uomo perpetrato nei campi di concentramento: folle di uomini radunati agli ordini delle SS, schieramenti di uomini nudi, persone sfruttate in lavori forzati, filo spinato che tutto racchiude
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Da: 10:10:56:20
Una progressione di immagini terribili (uomini che cercano di evadere dal campo arrampicandosi sul filo spinato, un uomo morto in terra vicino al filo, decine di corpi senza vita ammassati a terra, con fermi immagine sui volti composti in smorfie allucinanti) commenta e viene commentata dalle parole della voce femminile: "La corrente elettrica, i gas, il soffocamento per mezzo di vapore bollente, le mitragliatrici, il crematorio: ecco il Golgota di milioni di ebrei; la nostra fine si avvicina. Lo si sente, lo si sa. Tutti siamo condannati a morte"
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Da: 10:11:30:20
Corpi esanimi vengono tirati fuori da macchine di morte, cui lavorano altri uomini, e altre vittime vengono preparate per la fine, mentre un'altra voce maschile fa una lista dei più famosi campi di concentramento: vi sono morti 8 milioni di ebrei. "Degli israeliti rastrellati a Roma, 1024, ne sono tornati soltanto 15"
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Da: 10:12:05:04
Immagine finale di un bimbo steso su un letto, che grida o piange: sulla zoomata sul viso del bambino compare la parola fine
Documentazione
Riferimenti
Fascicolo: "Roma occupata. Schede informativo-critiche sui film a soggetto e sui film documentari", tra i materiali cartacei che documentano il processo di produzione del film "Roma occupata" di Ansano Giannarelli, in Archivio Aamod. Materiale a stampa sul film presente in archivio e in biblioteca Aamod