Si tratta di un inedito e prezioso "piccolo" fondo di immagini, testi e un documento filmico che rappresenta, in forma teatrale satirica, una protesta degli studenti del Collettivo di Biologia de La Sapienza, nel 1977. A seguire, nei dati analitici, si riporta la storia del Collettivo, scritta oggi (aprile 2018) dai componenti dell'epoca. A questo link la scheda di descrizione del film con allegati numerosi documenti: http://patrimonio.aamod.it/aamod-web/film/detail/IL8000006046/22/il-barone-ruspante.html?startPage=0&idFondo=&multiSearch=true
Notizie storico critiche
Il Collettivo di Biologia dell'Università di Roma "La Sapienza" negli anni Settanta
1971-1974: i primordi
La prima struttura autorganizzata degli studenti del Corso di Laurea in Scienze Biologiche della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università di Roma La Sapienza, nasce nel corso dell'anno accademico 1971-1972, sull'onda delle proteste studentesche del
1968. In quel periodo si inizia infatti a parlare di studio aperto a tutti e con l'impegno di una larga fascia di giovani di varia estrazione sociale si fa sempre più evidente la scollatura tra Società ed Università.
All'insediamento di questo primo nucleo politico, che prende il nome di Comitato di Agitazione di Biologia (CdA), contribuiscono non solo studenti di Scienze Biologiche ma anche studenti di Chimica, aggregatisi presso l'Istituto di Fisiologia della Città Universitaria, intorno al Laboratorio di Chimica delle Fermentazioni. Istituto che resterà sempre un punto di riferimento, sia per la sua ubicazione all'interno della città universitaria sia perché sede di docenti (per quel tempo) "democratici".
Il CdA svolse soprattutto un ruolo socio-culturale che, partendo dai cambiamenti della società e delle coscienze, metteva in discussione i ruoli baronali dell'Università, puntando su un nuovo sapere, meno dogmatico e selettivo.
La prima iniziativa importante del CdA fu una inchiesta sulla condizione e sui problemi degli studenti del corso di laurea stesso, realizzata attraverso un questionario distribuito alle lezioni e poi elaborato dal Comitato, con una larga partecipazione e discussione.
Sulla base dei risultati di questa inchiesta viene preparata una piattaforma rivendicativa, presentata alla Facoltà di Scienze nell'anno accademico 1972-1973, dando così avvio a iniziative di lotta che si svilupparono attraverso assemblee, scioperi, dazebao (manifesto o giornale murale scritto a mano, usato come strumento di propaganda o di denuncia politica dagli studenti cinesi durante la Rivoluzione culturale diffusosi anche in occidente), interventi a lezione e qualche occupazione simbolica degli istituti nei momenti più caldi, tra cui quella dell'Istituto di Genetica.
Tali lotte consentirono di raggiungere alcuni obiettivi. Tra i più importanti furono la possibilità di presentare piani di studio individuali, precedentemente non esistenti, e l'introduzione degli appelli d'esame mensili, aspetti del percorso formativo fino a prima legati alla rigida programmazione della struttura universitaria.
Benché la struttura logistica della Facoltà di Scienze della Sapienza, allora articolata in diversi corsi di laurea dispersi in varie sedi anche fuori dalla Città Universitaria, non facilitasse l'aggregazione degli studenti, l'Istituto di Fisiologia è stato sempre il punto di riferimento fisico del CdA.
Spazi di questa sede vennero utilizzati per le riunioni e per allestire un "Centro di Orientamento" a disposizione degli studenti, il cui scopo fu quello di fornire non solo informazioni sulle iniziative di lotta, ma anche supporto logistico e indicazioni sulla dislocazione delle varie discipline negli istituti, sulle biblioteche, sugli esami e suggerimenti per la formulazione dei piani di studio individuali. Tale Centro fu anche il tramite mediante il quale molti studenti si avvicinarono al CdA e vi entrarono a far parte.
L'attività del CdA continua portando l'attenzione degli studenti sui temi politici del momento, soprattutto con interventi alle lezioni e 'dazebao'. Il CdA organizza - spesso in coordinamento con altre strutture universitarie di base, in particolare di Chimica e di Lettere - la partecipazione degli studenti alle manifestazioni generali del movimento e si impegna molto, alla fine del 1973, in una sottoscrizione a sostegno della lotta del popolo cileno contro la dittatura di Pinochet, dopo il colpo di stato dell'11 settembre 1973.
Durante la prima metà degli anni Settanta, la composizione del CdA era molto ampia, oltre a studenti poco politicizzati ma sensibili ed attivi in merito al cambiamento di regole rigide universitarie, erano presenti numerosi studenti militanti o simpatizzanti di organizzazioni extraparlamentari, tra cui la Lega dei Comunisti, Avanguardia Operaia, Lotta Continua, il Movimento Studentesco, PdUP. Per un breve periodo fecero parte del CdA anche militanti della Federazione Giovanile Comunista Italiana e della Federazione Giovanile Socialista Italiana.
1975-1977 (e 1978): apogeo ed esaurimento (involuzione declino, regresso, riflusso, calo)
Nella seconda metà degli anni Settanta, con la fine degli studi dei "vecchi" militanti e il ricambio generazionale, il Comitato di Agitazione di Biologia si trasforma e cambia denominazione in Collettivo di Biologia (CdB).
In quegli anni, l'attività del CdB si sviluppa intorno ai temi relativi ai contenuti e all'organizzazione della didattica e alla rappresentatività politica degli studenti all'università, oltre che alla partecipazione alle iniziative generali del Movimento.
Per quanto riguarda la didattica, nell'ambito di alcune materie il CdB si fece promotore, con la collaborazione di alcuni Docenti più sensibili, dell'organizzazione di un "Monte Ore" di studi da dedicare ad approfondimenti che rendessero i programmi dei corsi, allora ritenuti astratti e con scarse ricadute sociali, più idonei alla preparazione di una figura professionale che operasse nella società reale.
In sintesi, l'obiettivo delle lotte era quello di avere una Scienza "al servizio delle masse popolari", parola d'ordine che compariva sulla facciata dell'Istituto di Fisiologia. Nell'ambito di alcuni insegnamenti il CdB organizzò seminari su tematiche che al tempo si ritenevano importanti per il collegamento tra Scienza e Società, in particolare facendo riferimento ad alcune realtà industriali presenti nella Regione Lazio. Tra queste attività, importanti risultarono le analisi sull'inquinamento da scarichi industriali del fiume Sacco e gli studi sulla nocività dell'ambiente di lavoro nelle fabbriche di ceramica di Civita Castellana nell'ambito del Corso di Fisiologia e Igiene industriale di Giovanni Berlinguer, medico e dirigente comunista. I temi discussi in questi seminari furono introdotti anche all'interno dei programmi d'esame di alcune materie come Chimica generale e inorganica, Matematica, Fisica.
Per quanto riguarda l'attività politica all'interno dell'Università, il CdB lottò energicamente contro i "parlamentini" universitari, boicottando attivamente le elezioni delle rappresentanze studentesche collegate a partiti politici negli organi istituzionali dell'Università. PERCHE'
L'attività del Centro di Orientamento prosegue e nell'ottobre del 1976 viene diffuso un documento ciclostilato in proprio (cicl. in prop.) "Che cos'è il Corso di Laurea in Biologia" allo scopo di "sopperire alla mancanza d'informazione a disposizione dello studente". In tale documento si sottolinea inoltre come "Questa carenza è stata finora, insieme all'isolamento e alla disgregazione, uno dei maggiori motivi di mancata presa di coscienza sulla reale situazione della facoltà".
Nell'ultima sezione di questo documento viene spiegato cosa fosse il Collettivo di Biologia del tempo: "organismo di base, nato sulla scia del movimento studentesco del '68 insieme ai vari altri collettivi che operano all'Università. Esso raggruppa tutti quei compagni che vogliono impegnarsi di persona, insieme alla massa degli studenti senza la mediazione di strutture settarie di partito, per rinnovare l'Università e per esprimere le proprie esigenze all'interno di un organismo aperto a tutti i compagni e studenti. Il Collettivo si muove per una reale democratizzazione della struttura universitaria e vuole altresì affrontare problemi, quali il superamento dell'ottica individuale con cui lo studente è portato ad affrontare il corso dei suoi studi e le difficoltà che gli si presentano via via: prima fra tutte quella degli sbocchi professionali, l'internato, ecc., che lo portano ad una sterile competizione per il voto. Il Collettivo lotta perché l'Università e in particolar modo la Facoltà di Biologia, si impegni nella risoluzione dei problemi che gravano sulla società, come quello della nocività ambientale e industriale, ecc.".
Con queste iniziative il CdB diede il suo contributo alla lotta contro la "Circolare Malfatti", dal nome dell'allora Ministro dell'Istruzione, Franco Maria Malfatti, emanata durante il terzo governo Andreotti, nel dicembre 1976, per abolire la liberalizzazione dei piani di studio, gli appelli mensili, ed aumentare le tasse universitarie.
Il CdiB faceva parte dell'Intercollettivo di Scienze, insieme al Collettivo di Matematica, al Collettivo di Geologia, al Collettivo di Chimica e al Collettivo Politico di Fisica, da non confondere con il Collettivo di Fisica, legato alla Autonomia. Con queste strutture si interagiva e si organizzavano iniziative comuni.
Nel 1977 il Collettivo partecipa a tutte le fasi del Movimento, già a partire dal mese di febbraio, dopo l'aggressione fascista all'Università di Roma. In quel periodo, il CdB non rinunciò mai alla sua presenza in piazza, avendo sempre chiara l'idea di rifuggire il clima di forte violenza e contrapposizione politica che a Roma, come in tutta Italia, continuava a crescere a dismisura. Dall'inizio del 1977 le studentesse di Biologia si organizzano in un Collettivo Femminista che in seguito aderì all'Intercollettivo Femminista Universitario. Il lavoro interpersonale fu scandito dalla formazione di Piccoli Gruppi di Autocoscienza.
Tra aprile e settembre, il CdB allarga la propria presenza anche fuori dall'Università di Roma, partecipando alle manifestazioni del movimento anti-nucleare che si era sviluppato in quegli anni, contro la costruzione della centrale nucleare a Montalto di Castro (Festa della Vita, 20 marzo 1977), e a quelle organizzate a livello nazionale dal Movimento del '77 a Bologna (Convegno Nazionale contro la Repressione, 23-25 settembre 1977).
Come negli anni precedenti, anche nel 1977 la composizione del CdB era molto eterogenea. Quell'anno però la partecipazione fu assai più numerosa che in passato. Gravitavano intorno al Collettivo circa 50 studenti; oltre a molti "cani sciolti", romani e "fuori sede", vi afferivano anche studenti militanti o simpatizzanti di formazioni extraparlamentari come Partito di Unità Proletaria, Avanguardia Operaia, Movimento Lavoratori per il Socialismo/Movimento Studentesco, tutte sigle da cui sarebbe poi nata Democrazia Proletaria a fine 1977) e Lotta Continua.
Va però detto che il CdB era un organismo universitario dove senz'altro l'appartenenza ad una sigla aveva una importanza relativa. Si ricorda infatti che altri collettivi universitari facevano riunioni di componente, cosa che nel CdB è avvenuta molto raramente se non per niente.
Il Collettivo di Biologia non è stato solo espressione di elaborazione politica e di condivisione di un momento storico vissuto con grande intensità da tutti i suoi membri, ma è stato pure interprete di momenti creativi, superando posizioni politiche talvolta anche palesemente diverse.
Sulla scia del teatro giullaresco di Dario Fo, nel maggio 1977 il CdB organizzò uno spettacolo teatrale di strada, "Il Barone Ruspante".
Tale rappresentazione nacque dalla voglia di ironizzare su temi cari alla politica imperante e al Movimento, a partire dal significato del Corso di Laurea stesso, dei contenuti della didattica e del corpo docente. Lo spettacolo fu presentato sulla scalinata dell'Istituto di Fisiologia i cui spazi, anche in quegli anni, continuavano ad essere il punto di riferimento del CdB. Di questo spettacolo, replicato due volte, ne esiste una testimonianza filmata di ca 20'.
Il clima di intimidazione e la crescente militarizzazione sociale e politica del Paese alla fine degli anni 70 ha portato ad una graduale diminuzione del ruolo del Movimento del '77 e di tutte le sue componenti, il cosiddetto "riflusso". Anche il Collettivo di Biologia è stato coinvolto in questa fase.
Dal 1978 in poi la struttura gradualmente si smembra, di lì a poco molti dei suoi componenti terminano gli studi e si laureano. Alcuni di essi entrano nel mondo del lavoro, in gran parte secondo le competenze acquisite con la laurea, nella scuola, nelle università, nei centri di ricerca, nelle pubbliche amministrazioni, nel privato.
In molti casi le esperienze collettive accumulate in quei mesi e gli ideali vissuti con così tanta rabbia e con altrettanto amore, vengono trasferite, non sempre con successo, nel territorio, nei quartieri, nelle realtà di lavoro e nel vissuto sociale dai singoli.
Le Compagne e i Compagni del Comitato d'Agitazione e del Collettivo di Biologia,
a Paolo, Mauro e Claudio
Roma, Aprile 2018