Il Festival, edizione 2015, è rivolto ai documentari (di registi italiani e/o case di produzione italiane) di qualsiasi durata e prodotti a partire dall'anno 2014, che affrontano da qualunque punto di vista storie, personaggi, percorsi legati alle periferie, alle situazioni di marginalità o di confine, colti in una prospettiva storica,
sociale, antropologica, urbanistica ed esistenziale. Anche per quest'anno i lavori della giuria sono stati pubblici e consultabili on line dal pubblico e dagli autori. Il Festival è organizzato e prodotto dall'Associazione LABnovecento. Anche per questa ottava edizione la Giuria del Festival è composta da esperti del settore audiovisivo: Fabio Mancini (commissioning editor del programma DOC3), Sabrina Varani (direttrice della fotografia e documentarista) e Valentina Zucco Pedicini (regista vincitrice della scorsa edizione di Visioni Fuori Raccordo Film Fest), questi i nomi dei giurati che hanno assegnato il Premio alla Migliore Opera e le menzioni speciali. Come di consueto, si è rinnovata l'iniziativa riguardante i lavori pubblici della giuria che costituisce uno dei caratteri distintivi del Festival e che permette di seguire online la riunione dei giurati e l'assegnazione dei premi. Con otto edizioni al suo attivo, il Festival possiede un fondo complesso e articolato che costituisce un interessante oggetto di ricerca e riflessione, sia per gli studiosi e gli appassionati di cinema - e in particolare di cinema documentario - sia per un approccio multidisciplinare in campo sociologico, urbanistico, storico. Dodici i documentari in concorso, tutti di elevate qualità stilistiche, tecniche ed espressive che insieme danno una prospettiva unica e particolareggiata dell'Italia e delle sue urgenze sociali ed esistenziali. Come di consueto non manca lo sguardo sulla "città e le sue aree periferiche": Habitat - Note personali di Emiliano Dante, MaldiMare di Matteo Bastianelli e Napolislam di Ernesto Pagano. Una particolare attenzione viene riposta verso i "luoghi della malattia e dell'emarginazione": La malattia del desiderio di Claudia Brignone, The Perfect Circle di Claudia Tosi e Roma Termini di Bartolomeo Pampaloni. Da un punto di vista espressivo molti documentari scelgono la dimensione autobiografica del "diario conoscitivo": Memorie - In viaggio verso Auschwitz di Danilo Monte, Ogni preziosa giornata di Francesco Adolini; Samsara Diary di Ram Pace. Infine alcuni autori si concentrano sul "ritratto umano" tratteggiando un affresco corale (Uomini Proibiti di Angelita Fiore), un confronto individuale (Dal ritorno di Giovanni Cioni) e un incontro interculturale (Doris e Hong di Leonardo Cinieri Lombroso). Il Festival - diretto da Luca Ricciardi con il coordinamento artistico di Giacomo Ravesi - è organizzato e prodotto dall'Associazione LABnovecento e si terrà a Roma la seconda settimana di novembre. Per preservare e rendere consultabile e accessibile questo patrimonio, il Festival ha stretto dal 2015 un accordo con la Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e avviato il deposito dell'intero fondo (più di 500 film, completi di schede descrittive), che può essere consultato presso la sede della Fondazione. In allegato il comunicato relativo ai vincitori del festival.