Riprese di Fox News dal campo profughi di Stankovic e dal vicino confine, realizzate dall'inviato Jonathan Serrie. Le riprese documentano non solo la condizione di permanenza dei rifugiati kosovari, ma anche la devastazione portata dai serbi su di una vicina città.
1 :
Da: 00:45:45 A: 00:46:25
Servizio di Fox News, voce narrante in lingua inglese del corrispondente Jonathan Serrie. Sequenza 1-3 fanno parte di un news bullet da 30 secondi. La location è un posto di blocco sul confine del Kosovo con l'Albania, posto di blocco. Le macchine dei cittadini kosovari che intendono tornare in patria sono accostate da veicoli militari e soldati che effettuano controllo, distribuendo anche materiale informativo per sensibilizzare l'attenzione di chi ritorna sui vari rischi, primo fra tutti le mine antiuomo, che sono state responsabili di già alcune morti.
2 :
Da: 00:46:26 A: 00:46:37
PP su di una famigliola di 5 persone all'interno di una macchina. L'intervistatore domanda se abbiamo paura a tornare nella loro patria, ma costoro affermano di non aver paura.
3 :
Da: 00:46:38 A: 00:47:00
Inq a CM dei convogli in movimento, con ritorno di voce narrante che afferma come "La Nato ha bisogno di più truppe e più tempo per garantire la sicurezza dei cittadini del Kosovo", e come l'invio costante di convogli di "peacekeeping troups" sta rallentando il ritorno dei rifugiati.
4 :
Da: 00:47:10 A: 00:48:55
Nuovo news bullet. CL della strada che porta al posto di blocco sul confine Albania-Kosovo, una strada sterrata a cui la voce narrante si riferisce poeticamente come autostrada. Segue alta intervista breve a famiglia in fila. A tc 00:47:28 si inquadra il corrispondente Jonathan Serrie, con un CL alle sue spalle della strada e delle macchine incolonnate. Il giornalista spiega come queste riprese sono esemplificative di un flutto che riguarda migliaia di persone. A Tc 00:47:38 sono mostrati operatori onu che distribuiscono opuscoli su come premunirsi dalle mine antiuomo. A 00:47:50 l'inq si fa nera, mentre la voce continua a parlare di come le truppe onu abbiano trovato fosse comuni che dimostrano le atrocità commesse dal regime serbo. Il giornalista continua a parlare senza accompagnamento video, ma si tratta di stralci di interviste o commenti. Uno tra questi sottolinea come alcune persone che fuggono preferiscono bruciare le proprie abitazioni piuttosto che lasciarle distruggere e saccheggiare dai serbi.
5 :
Da: 00:49:04 A: 00:50:20
Campo profughi Stankovic in Macedonia. Inq in FI di bambino serbo che fa il simbolo della vittoria davanti alla telecamera. L'inq si allarga, rivelando un campo profughi in CL. La voce narrante di Serrie spiega come migliaia hanno cominciato il ritorno nelle proprie terre. Vengono intervistati in PP alcuni occupanti del campo. Segue poi una scena di Serrie che, in PA, cammina per il campo, toccando con mano le condizioni in cui vivono i rifugiati. Seguono poi altri establishing shots del campo e delle persone che lo abitano, con enfasi sui bambini.
6 :
Da: 00:50:25 A: 00:52:47
Girato da campo profughi Stankovic in Albania. Nessuna voce narrante. La ripresa si apre con un 10 secondi in PP e D di una signora anziana che mette a bollire una pentola d'acqua su un fuoco da campo. Segue CM di rifugiati nel campo, con enfasi sui bambini e sulle attività di tutti i giorni. Ricompare il bambino di sequenza 5, con PP e poi CL di lui che fa il simbolo della vittoria/pace. Tra le varie riprese sono inquadrati anche bambini che giovano a basket. La ripresa si interrompe su immagini di gruppi di persone che lasciano il campo, diretti probabilmente al confine.
7 :
Da: 00:52:54 A: 00:54:37
Girato da campo profughi Stankovic in Macedonia . Sulle immagini della sequenza 6 il giornalista Serrie propone la sua lettura delle condizioni del campo e dei bambini; si propone un parallelo tra i bambini che giocano e gli anziani invece che sono divisi tra tornare nelle loro case e restare nei campi per la paura. Serrie sottolinea come al momento le condizioni del campo sono difficili, ma preferibili a tornare in patria con il rischio di un riaggravarsi del conflitto.
8 :
Da: 00:54:48 A: 00:56:57
Servizio dal campo profughi Stankovic in Macedonia. La narrazione di Serrie comincia con l'informazione che i rifugiati hanno decorato le tende con gli emblemi dei loro "eroi di guerra", e c'è un D su questi: "Nato", "UCK" (USHTRIA Glirimtare kosovo) ed il nome Valmir Tasholli. Seguono 2 intervista a due residenti dei campi: il primo è uno studente universitario di economia (nome non transcrivibile), che in inglese spiega come "questa guerra non sarebbe dovuta accadere dal principio se l'occidente fosse intervenuto prima"; segue a 00:55:35 un altro inserto di Serrie che mostra la distanza tra il campo rifugiati ed il confine. A 55:50 segue un'altra breve intervista, per poi inquadrare un CL di elicotteri che sorvolano il campo, diretti verso il fronte. Il giornalista chiude con la riflessione di come molti rifugiati prima della guerra "non vedevano un futuro", mentre adesso possono scorgerlo nonostante le difficoltà. Da 00:56:36 la narrazione di Serrie si interrompe e prosegue l'intervista allo studente d'economia sino alla conclusione del girato.
9 :
Da: 00:56:07 A: 00:59:08
Servizio dal posto di blocco sul confine Kosovo-Albania. L'inq si apre su un gruppo di bambini su di un camion che salutano la telecamera per poi allargarsi su un CM della strada occupata dalle macchine. Perrie introduce quindi una famiglia kosovara che compie la traversata a pieni piuttosto che usando un mezzo perché, con le strade bloccate, si fa prima in questa maniera. Segue inq. Del padre di famiglia, con alle spalle il confine. La ripresa segue il ritorno di un altro gruppo familiare alle rovine della loro abitazione, devastata dai bombardamenti. A 00:58:15 viene nuovamente inquadrato Serrie dinnanzi ad una fossa comune, che illustra come la distruzione delle case non può essere paragonata alla perdita di vite umane causata dal conflitto. "Più di 100 albanesi sono stati qui seppelliti". Il servizio si conclude con una nota positiva, mostrando da tc 00:58:46 come la nonna della famiglia precedentemente inquadrata, che non aveva potuto evacuare viste le condizioni di salute, è sopravvissuta e si rincontra con i suoi nipoti commossi.
10 :
Da: 00:59:17 A: 01:00:12
Riprese di tendopoli (forse campo profughi Stankovic) dalla distanza, prima CL poi CLL. Da Tc 00:59:37 seguono altre immagini precedentemente proposte, con enfasi alla giovialità dei bambini nel campo.
11 :
Da: 01:00:17 A: 01:01:15
No voce narrante. Riprese di un gruppo di persone con zaini in spalla, inq da dietro. CM della strada occupata dalle macchine verso il confine, con D su alcune persone che aspettano. Si inquadra flutto delle macchine che attraversa confine
12 :
Da: 01:01:25 A: 01:03:18
Incontro tra la nonna menzionata nella sequenza 9 ed i suoi nipoti. Sono raccolti interventi prima della donna poi di altri sopravvissuti. Segue intervento di soldato che spiega come le forze serbe, mentre stavano perdendo il conflitto, si siano vendicati sui civili rimasti in città, uccidendo più di 100 cittadini e distruggendo e vandalizzando quasi tutte le strutture. A Tc 01:02:19 Serrie entra nella struttura distrutta inquadrata in sequenza 9, spiegando che si trattava di una casa e di trovarsi in ciò che rimane della cucina. Si inquadrano poi elicotteri onu stazionari sul villaggio che ne garantiscono la sicurezza. Il servizio si conclude su riprese di alcuni paesini che tornano ad occupare esercizi commerciali appena riaperti.
13 :
Da: 01:03:25 A: 01:05:08
Dettaglio su distintivo del UCK, con l'inq. che si allarga su un gruppo di uomini al bar. Riprendono inquadrature presenti in altre sequenze, con l'intervista allo studente d'economia. Seguono riprese della città devastata dai bombardamenti serbi, in cui un cittadino kosovaro chiede che il popolo serbo veda ciò che il loro governo ha fatto alla loro gente. Altri pero non distinguono, sottolinea Serrie, tra il "governo" ed il "popolo" serbo.
14 :
Da: 01:05:15 A: 01:07:55
Intervista in inglese a rifugiato kosovaro (sempre studente di economia) su immagini in CM del campo di Stankovic; seguono gira presenti nelle altre sequenze, compresi riprese dalla casa devastata, dalla fossa comune e da altre persone già intervistate. Stavolta l'ottimismo viene evocato da alcuni anziani che alzano il pugno. A 01:07:04 si inquadra dettaglio D di una bandiera albanese (rossa con simbolo dell'aquila a 2 teste) che sventola sopra ad un condominio rimasto solo parzialmente danneggiato. Ai piani bassi, su di un balcone, una donna si occupa di una pianta. Seguono riprese di soldato UCK al bar (vedi sequenza 13), assieme ad altre scene conviviali di adulti ed anziani che bevono discretamente e poi si rincontrano mentre rientrano nelle case precedentemente abbandonate.
15 :
Da: 01:08:07 A: 01:09:50
Riprese dal campo di Stankovic: D e Cm di profughi che si avvalgono di barelle per farne dei trasportino su cui raccogliere le proprie cose, nelle operazioni di trasporto dei loro possedimenti nelle case precedentemente abbandonate. Nuova inquadratura di Serrie, che lamenta dinnanzi ad un CM del campo come le condizioni meteo di forte vento rendano queste operazioni, come la permanenza di chi resta, assai più difficile da sostenere. Illustrano poi come gli arrivi al campo richiedono che i bambini abbiano braccialetti per i bambini, che riportano loro nome ed indirizzo, dovessero finire bloccati in altre sezioni del campo nei prossimi giorni a causa del cattivo tempo
16 :
Da: 01:10:00 A: 01:10:35
riprese (CM e CL ) dal campo in condizioni ventose. assenza di voce narrante
17 :
Da: 01:10:45 A: 01:11:21
altre riprese (CM e CL ) dal campo in condizioni ventose.
18 :
Da: 01:11: 30 A: 01:11:58
Riprese dei bambini del campo, molti con braccialetti. Si susseguono PP e Cm