girato
Campi profughi kosovari in Albania - 1999
Data | 1999 |
Dettagli | Durata: 03:20:00 | Colore: colore | Sonoro: sonoro |
Livello | documento |
Oggetto | Tipologia: non fiction | Stato: non finito |
Abstract | Viaggio nel settembre - ottobre 1999 attraverso i tre campi profughi a Burrel, Rubik e Golem che dal dicembre 1998 il Consorzio Italiano di Solidarietà (ICS) gestisce in Albania, per conto dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Contiene immagini di vita quotidiana ed interviste ai profughi. Golem si trova a metà strada tra Durazzo e Valona; Burrel è a metà tra Tirana e il confine con il Kosovo; Rubik è il campo più a nord, verso il confine con il Kosovo |
edizione | |
Lingua | italiana |
Nazionalità | italiana |
Edizione | 1999 |
Supporto | |
Video |
DVCAM DVD |
Crediti | |
Produttore | Mariani, Federico |
Luogo di produzione | Italia |
Anno di produzione | 1999 |
Altre Responsabilità |
Mariani, Federico - operatore |
Descrizione delle immagini | |
Sequenze |
01 :
Da: 00.00.31 A: 00.02.11
Golem. Camera car per le vie della città. Si passa di fronte a zone in costruzione 02 : Da: 00.02.11 A: 00.03.10 Alcuni bambini attarversano in fila la strada (CL da macchina) e inneggiano all'Uck 03 : Da: 00.03.10 A: 00.05.20 La macchina arriva all'Ics. Vengono mostrati davanti la telecamera i disegni dei bambini 04 : Da: 00.05.20 A: 00.05.49 Rondine nel nido. Zoom ad allargare su donne nel campo profughi 05 : Da: 00.05.49 A: 00.06.41 Entrata nel campo profughi, ancora camera car (CL). Molti i bambini presenti lungo le strade del campo
06 :
Da: 00.06.41 A: 00.07.12
Esterno. CL di due ragazzi che giocano a palla. Zoom ad allargare su tende del campo e su un edificio 07 : Da: 00.07.12 A: 00.07.30 Zoom ad allargare da donne riunite davanti all'edificio a totale dello stabile con panni stesi 08 : Da: 00.07.30 A: 00.07.39 CL di bambini affacciati alla finestra che fanno un segno di vittoria 09 : Da: 00.07.39 A: 00.07.48 Esterno. Una ragazza fa il bucato spalle alla telecamera (CL) 10 : Da: 00.07.48 A: 00.08.55 Madre con bambino. A seguire ragazza che fa il bucato frontale, figura intera 11 : Da: 00.08.55 A: 00.09.22 Zoom ad allargare da scheletro di palazzo in costruzione a totale delle tende che costituiscono il campo profughi 12 : Da: 00.09.22 A: 00.09.50 CL donna a figura intera davanti una tenda. Zoom ad allargare sulle altre tende 13 : Da: 00.09.50 A: 00.10.04 Gruppo di donne sedute fuori alle tende che chiacchierano. Zoom ad allargare 14 : Da: 00.10.04 A: 00.10.23 Panoramica destra-sinistra da panni stesi su canneto a totale delle tende. CL uomini che chiacchierano riuniti in circolo davanti le tende, sotto due ombrelloni al riparo dal sole 15 : Da: 00.10.23 A: 00.11.02 CLL del panorama che si vede dal campo (mare all'orizzonte) e poi CL di donne a figura intera che lavano delle bacinelle 16 : Da: 00.11.02 A: 00.11.12 Panoramica destra-sinistra da due trattori a CL di un edificio del campo 17 : Da: 00.11.12 A: 00.11.46 CM mezze figure di bambini nel campo 18 : Da: 00.11.46 A: 00.13.09 Mezze figure e PP di uomini nel campo 19 : Da: 00.13.09 A: 00.13.32 PP bambini del campo 20 : Da: 00.13.32 A: 00.14.14 Uomo anziano del campo da mezza figura a PP 21 : Da: 00.14.14 A: 00.15.03 Camera costeggia una strada dove passa una colonna militare. Zoom su elicottero militare in volo 22 : Da: 00.15.03 A: 00.15.53 Ripresa della colonna militare CM frontale preceduta da un carretto trainato da un cavallo che si avvicina alla camera. Poi passaggio dei mezzi con un militare che saluta da un camion 23 : Da: 00.15.53 A: 00.19.55 Entrata in auto in un altro campo profughi. Camera car lento su donne, bambini e tende. Militare italiano parla dalla macchina con due uomini del campo. Ancora camera car su tende 24 : Da: 00.19.55 A: 00.20.27 Una donna lava un bambino all'aperto, di fronte una tenda (figure intere). Profughi in fila davanti la tenda della direzione italiana per gli aiuti umanitari 25 : Da: 00.20.27 A: 00.20.44 Totale profughi che prendono l'acqua dalle autobotti dei vigili del fuoco italiani 26 : Da: 00.20.44 A: 00.21.57 Camera car lento su tende del campo. Poi la macchina segue auto della polizia che portano Livia Turco in visita al campo 27 : Da: 00.21.57 A: 00.22.51 Ripresa con camera a mano dalla macchina sino al punto in cui si trovava Livia Turco. Figura intera e mezza figura di Livia Turco che parla con i responsabili italiani del campo 28 : Da: 00.22.51 A: 00.23.48 Livia Turco (mezza figura CM) tra i responsabili della missione italiana in Albania 29 : Da: 00.23.48 A: 00.25.14 PP di profilo Livia Turco e PP personale italiano del campo. Ripresa dall'alto dei profughi attorno a Livia Turco 30 : Da: 00.25.14 A: 00.26.27 PP profilo Livia Turco. Si parla dei problemi del campo e degli aiuti portati. La camera segue la Turco che entra nell'edificio del campo 31 : Da: 00.26.27 A: 00.26.56 Interno. Scritta UCK sul muro e Livia Turco che entra nelle cucine del campo 32 : Da: 00.26.56 A: 00.28.01 Esterno. Livia Turco mentre esce dall'edificio per poi visitarne i magazzini accompagnata da responsabili del campo. Immagini inizialmente sovraesposte 33 : Da: 00.28.01 A: 00.28.12 Cartellino 'Italia Presidenza del Consiglio dei Ministri Missione Arcobaleno Albania'. Zoom ad allargare su poliziotto italiano che ha appuntato al petto il cartellino. 34 : Da: 00.28.12 A: 00.28.19 PP bambino kosovaro 35 : Da: 00.28.19 A: 00.28.55 Un accompagnatore di Livia Turco gioca con alcuni bambini nel cortile del campo. CL Livia Turco e personale del campo che parlano in circolo. Poi ripresa CM mezza figura Livia Turco 36 : Da: 00.28.55 A: 00.30.03 Livia Turco di spalle e PP di responsabili del campo. Controcampo e mezza figura Livia Turco 37 : Da: 00.30.03 A: 00.31.02 Camera segue Livia Turco prima di profilo poi frontale (mezza figura) mentre cammina per il campo insieme ad una delle responsabili della missione italiana che glielo sta illustrando 38 : Da: 00.31.02 A: 00.32.15 Livia Turco saluta con una stretta di mano i poliziotti e i responsabili italiani del campo. Si parla dei neonati presenti nel campo 39 : Da: 00.32.15 A: 00.35.21 Camera car sul territorio albanese. Molta campagna e poche case. Fiume tra le gole delle montagne 40 : Da: 00.35.21 A: 00.36.15 Arrivo in un altro campo, esterno. CM di profughi che lavano vestiti e stoviglie 41 : Da: 00.36.15 A: 00.37.07 Bambini giocano su delle macerie, figura intera. Poi loro PP mentre fanno il segno della vittoria 42 : Da: 00.37.07 A: 00.37.34 Esterno. Bambini mezza figura che fanno segno di vittoria 43 : Da: 00.37.34 A: 00.37.54 Interno. Totale dei profughi che sono accampati all'interno dell'edificio. Molte donne e bambini ma anche uomini 44 : Da: 00.37.54 A: 00.39.21 Interno. Ripreso il momento in cui viene sistemata la riserva di pane in una parte dello stabile. Sono 4 o 5 gli uomini impegnati 45 : Da: 00.39.21 A: 00.39.43 PP di due anziani e totale profughi all'interno dell'edificio 46 : Da: 00.39.43 A: 00.40.38 Esterno. Momento del tasporto del pane da un furgone all'interno dell'edifiico. Diversi i ragazzi impegnati. PP di bambini 47 : Da: 00.40.38 A: 00.41.11 Interno. Bambino lava dei bicchieri mentre una donna pulisce un telo di plastica in un lavatoio del campo 46 : Da: 00.41.11 A: 00.41.47 CM del lavatoio con donne e bambini 47 : Da: 00.41.47 A: 00.42.26 Esterno. Donne che lavano vestiti e persone in fila per il cibo 48 : Da: 00.42.26 A: 00.44.19 Interno. Fila per la consegna del pane e distribuzione della razione di cibo. Molte persone in fila e un po' di confusione 49 : Da: 00.44.19 A: 00.44.58 Esterno. Fila per il cibo che prosegue anche fuori. PP di bambini sorridenti che fanno segno di vittoria 50 : Da: 00.44.58 A: 00.45.29 Persone che passeggiano nel campo (CM) 51 : Da: 00.45.29 A: 00.46.48 PP e mezze figure di profughi del campo 52 : Da: 00.46.48 A: 00.47.01 Responsabili missione italiana nel campo con bambini (figure intere) 53 : Da: 00.47.01 A: 00.48.20 La camera si sofferma ancora su persone del campo con PP e mezze figure e poi su tre persone in cima al monte che domina sul campo profughi 54 : Da: 00.48.20 A: 00.49.35 Un uomo sega un pezzo di legno. Zoom ad allargare, poi di nuovo a stringere con dettaglio sulle mani. Poi uomo figura interna mentre sistema il palo tagliato 55 : Da: 00.49.35 A: 00.50.16 Pastore figura intera sulla montagna dietro il campo 56 : Da: 00.50.16 A: 00.50.56 Esterno. Ancora immagini di vita quotidiana nel campo. Un gruppo di persone tra cui molti bambini è riunito intorno ad un'auto rossa 57 : Da: 00.50.56 A: 00.52.30 Mariani riprende lo spazio aereo sopra il campo di Rubik dove gli aerei Nato fanno le manovre che precedono i bombardamenti 01 : Da: 00.00.30 A: 00.01.31 Rubik, esterno giorno. Zoom ad allargare da PP bambina a CL del campo. Poi zoom a stringere su PP di un uomo anziano e di nuovo ad allargare su sua figura intera dell'uomo stesso 02 : Da: 00.01.31 A: 00.02.24 PP altro uomo anziano. Zoom ad allargare su sua figura intera 03 : Da: 00.02.24 A: 00.02.46 Due donne (figura intera) camminano nel campo 04 : Da: 00.02.46 A: 00.04.57 CL figure intere di bambini e di un uomo anziano con bastone. Zoom ad allargare dall'uomo al totale del campo. A seguire zoom a stringere sullo stesso anziano con bastone (PP e figura intera di spalle) 05 : Da: 00.04.57 A: 00.05.29 Bambini nel campo (figura intera e PP) 04 : Da: 00.05.29 A: 00.06.01 Doone figura intera con stoviglie in mano. Zoom ad allargare su totale campo con vestiti stesi sui fili ad asciugare 05 : Da: 00.06.01 A: 00.06.26 Ancora fili con panni stesi e PP di tre bambini 06 : Da: 00.06.26 A: 00.06.54 CM bambini che giocano a palla (figure intere) 07 : Da: 00.06.54 A: 00.07.38 Donna sbuccia patate accovacciata 08 : Da: 00.07.38 A: 00.08.03 Bambini giocano a palla. CM figure intere 09 : Da: 00.08.49 A: 00.09.14 CL figure intere donne nel campo e poi PP donna e del suo bambino 10 : Da: 00.09.14 A: 00.09.50 Bambini giocano all'aperto 11 : Da: 00.09.50 A: 00.10.44 Tre donne mezza figura di profilo. Sono sedute e ridono 12 : Da: 00.10.44 A: 00.11.35 Consegna del pane. I bambini lo prendono e lo portano all'interno degli edifici del campo. Camera segue un bambino con quattro pezzi di pane 13 : Da: 00.11.35 A: 00.12.29 Passaggio elicotteri militari su campo profughi 14 : Da: 00.12.29 A: 00.15.55 Esterno. Intervista in PP a profugo kosovaro (Musel). Inizia parlando del suo paese di origine che viveva di agricoltura fino a prima della guerra. Era commerciante e lavorava in un'organizzazione che faceva da tramite tra banche ed agricoltori; poi con la guerra è diventato lui stesso agricoltore, dopo essere stato licenziato da un altro dei suoi impieghi come professore di fisica alle scuole medie. La scuola era mista di serbi e kosovari 15 : Da: 00.15.55 A: 00.23.19 L'uomo spiega come sono stati mandati via dal Kosovo. Sono stati cacciati di casa alle 4 di mattina, lui e i suoi fratelli, e sono rimasti sulle colline intorno al paese per tre giorni. Poi i gruppi armati, forse paramilitari, hanno separato uomini e donne con bambini e li hanno chiusi in delle stanze. La mattina dopo c'erano quattro cadaveri coperti per strada. Gli uomini sono stati torturati e picchiati, dopo che gli erano stati tolti soldi e vestiti. Due giorni dopo donne e bambini sono stati portati via in Albania. Molti del paese sono stati uccisi. L'uomo ha ritrovato parte della sua famiglia nel campo profughi 16 : Da: 00.23.19 A: 00.27.00 L'uomo spiega come sono arrivati al campo e di come avessero paura dei bombardamenti della Nato. Dalla frontiera a Kukos sono stai soccorsi dagli albanesi. Ha visto aerei Nato da lontano. I bombardamenti hanno distrutto la parte economica del Kosovo ma le armi erano già presenti 17 : Da: 00.27.00 A: 00.28.32 All'inizio sono stati messi in una stanza, erano 47. Poi sono riusciti a raggiungere il campo di Rubik grazie ad un amico kosovaro. Hanno conosciuto un menbro dell'Ics, Paolo, che li ha aiutati 18 : Da: 00.28.32 A: 00.31.10 L'uomo esprime le sue opinioni sull'Albania. L'impressione che avevano dal Kosovo è cambiata. L'Albania è più povera di quanto pensassero, c'è molta disoccupazione. Non è colpa della popolazione, secondo l'uomo. Nessun albanese gli ha mai chiesto soldi per aiutarli ma sa che sono accadute cose del genere ad altri kosovari 19 : Da: 00.31.10 A: 00.34.07 Prospettive dell'uomo. Desidera tornare in Kosovo e non in altri posti d'Europa per tornare al suo lavoro di professore. Appena gli sarà possibile l'uomo tornerà in Kosovo con la famiglia 20 : Da: 00.34.07 A: 00.36.28 L'uomo si esprime sulla situaizone politica che ritiene li aspetterà una volta rientrati. Vorrebbe un protettorato di Nato ed Onu che li aiuti a formare un governo giusto e forte 21 : Da: 00.36.28 A: 00.40.34 A proposito dei serbi, l'uomo dice di averli avuti come amici in passato ma il nazionalismo e i media li hanno separati. I suoi amici serbi non lo hanno aiutato 22 : Da: 00.40.34 A: 00.41.39 L'uomo però non ha visto con i suoi occhi dei serbi compiere atti di violenza contro i kosovari 23 : Da: 00.41.39 A: 00.44.00 A proposito della morte di civili serbi a causa dei bombardamenti della Nato, l'uomo si dice dispiaciuto per questo ma aggiunge che il regime serbo va rovesciato a favore di un governo democratico 24 : Da: 00.44.00 A: 00.46.07 Quando vede elicotteri che vanno verso il Kosovo l'uomo spera che questo significhi una futura liberazione del suo paese. Sia serbi, sia croati che musulmani sono dei civili e se hanno lavorato per il Kosovo potranno vivere tutti insieme 25 : Da: 00.46.07 A: 00.50.31 La situazione poteva essere risolta anche in maniera diplomatica, dice l'uomo. A rappresentare il Kosovo ci sono sia l'Uck che Rugova 26 : Da: 00.50.31 A: 00.51.55 L'uomo esprime la sua idea di Grande Albania. Non è a favore perché bisogna prima sistemare i problemi albanesi, ma in futuro la Grande Albania sarà possibile. Fine intervista 27 : Da: 00.51.55 A: 00.52.06 CL camion con aiuti umanitari che si arrampicano su strade sterrate tra le montagne 28 : Da: 00.52.06 A: 00.52.36 Camion in manovra nel campo 29 : Da: 00.52.36 A: 00.52.57 CM momento della distribuzione dal camion delle scatole con gli aiuti umanitari. Quattro uomini figura intera di spalle hanno la pettorina arancione della Croce verde italiana. A seguire panoramica verso sinistra che si conclude sul totale di un altro camion e degli uomini della missione italiana 30 : Da: 00.52.57 A: 00.53.13 CM uomo a figura intera che passa pacchi ad altri della Croce verde, sempre figure intere 31 : Da: 00.53.13 A: 00.53.44 PM uomo di profilo con scatolone tra le mani. Poi camera segue ragazzo kosovaro di spalle figura intera con altro scatolone in mano 32 : Da: 00.53.44 A: 00.54.18 CL parte del campo con tre kosovari figura intera, PP di un profugo e di nuovo CL di quella stessa parte del campo dove arrivano anche uomini italiani della Croce verde, figure intere 33 : Da: 00.54.18 A: 00.55.00 PP profugo kosovaro. Zoom ad allargare per comprendere volti di altre tre donne sedute accanto all'uomo 34 : Da: 00.55.00 A: 00.55.29 PM bambino del campo mentre mangia e sorride. PP di un altro bambino 35 : Da: 00.55.29 A: 00.55.58 PP altri due bambini che dicono 'Uck' 36 : Da: 00.55.58 A: 00.56.41 CL di camion in manovra nel campo con profughi e italiani nelle vicinanze (figure intere) 37 : Da: 00.56.41 A: 00.57.08 Zoom ad allargare da 4 ragazzi figura intera sulle rocce del monte sopra il campo a totale camion, soccorritori italiani e profughi ai piedi del monte stesso 38 : Da: 00.57.08 A: 00.58.17 FM e PP di quattro donne del campo. Zoom ad allargare su totale gruppo di donne e bambini. FM bambini che cantano guardando in camera 39 : Da: 00.58.17 A: 00.59.23 CM bambini che cantano figura intera 40 : Da: 00.59.23 A: 01.00.00 FM tre uomini del campo mentre parlano seduti. Poi si aggiungono un altro uomo ed un bambino. Zoom ad allargare e poi a stringere su PP di uno degli uomini 41 : Da: 01.00.00 A: 01.00.23 Camera segue con zoom elicottero militare sopra campo profughi 01 : Da: 00.00.30 A: 00.01.17 Esterno giorno. Un uomo distribuisce coni gelato ai bambini del campo (figure intere e PP) 02 : Da: 00.01.17 A: 00.01.41 Un elicottero militare sorvola il campo. Zoom a stringere 03 : Da: 00.01.41 A: 00.02.35 MF uomini del campo e della croce verde italiana che scaricano arance da un camion. Controcampo dello stesso momento, uomini croce verde di spalle. Si riconosce anche l'uomo del campo intervistato in MINI 2/5 04 : Da: 00.02.35 A: 00.02.46 Zoom su elicottero militare in volo mentre Mariani si trova su un auto 05 : Da: 00.02.46 A: 00.03.30 Camera car. Ripresa CM di mezzo militare di una colonna che si sta spostando sulle strade albanesi. Zoom su un soldato alla guida 06 : Da: 00.03.30 A: 00.04.22 Golem, esterno giorno. PP donna anziana e FM donne e bambine del campo profughi 07 : Da: 00.04.22 A: 00.04.44 Elicottero sorvola campo, poi PP due bambini che inneggiano all'Uck 08 : Da: 00.04.44 A: 00.06.23 Intervista. Esterno giorno, figura media del ragazzo kosovaro intervistato e sullo sfondo donne sedute. Si chiama Mendi, 22 anni e viene dal nord est del Kosovo. Ha studiato informatica 09 : Da: 00.06.23 A: 00.10.40 Ha lasciato il Kosovo il 28 marzo con la famiglia e gran parte della città. La polizia serba li ha costretti ad andare in Albania con una colonna scortata fino al confine. Racconto ripetuto due volte dall'interprete perché ne fosse più chiara la dinamica 10 : Da: 00.10.40 A: 00.12.46 Dopo il confine li attendevano in maniera organizzata camion albanesi che li hanno portati fino a Kukes per una notte e poi fino a Burrel, con tutta la famiglia. Infine dopo tre giorni sono arrivati a Golem 11 : Da: 00.12.46 A: 00.16.54 A prorposito dell'Albania Mendi dice che ha grandi potenzialità, nonostante 50 anni di dittatura. E' come se l'aspettava. La differenza tra il modo di vivere kosovaro e quello albanese è nell'anima, non è materiale. In Kosovo l'economia era diversa perché i profughi mandavo soldi dall'estero in patria. Per Mendi non è una soluzione quella di andare via 12 : Da: 00.16.54 A: 00.19.51 La prospettiva per Mendi è di tornare subito in Kosovo e terminare l'università e se proprio non dovesse trovare lavoro potrebbe partire per un altro paese, essendo cosciente della distruzione in Kosovo 13 : Da: 00.19.51 A: 00.21.26 Prospettive politiche per Mendi. Vorrebbe tornare ad una situazione tranquilla di convivenza con le altre etnie 14 : Da: 00.21.26 A: 00.23.10 Sulla possibilità che il Kossovo sia costruito da altri, Mendi si dice consapevole di questo e spera che gli altri paesi li aiutino economicamente 15 : Da: 00.23.10 A: 00.26.29 Sul concetto di Grande Albania Mendi preferisce non rispondere. Non ha combattuto per il Kosovo e reputa domande su questo come provocazioni. Si ritiene un pacifista ma in certi momenti l'unica scelta è prendere le armi 16 : Da: 00.26.29 A: 00.28.12 I rappresentanti del Kosovo saranno scelti dal popolo. Mendi non tornerebbe in uno stato dittatoriale 17 : Da: 00.28.12 A: 00.30.45 Sulla Nato che bombarda anche le città serbe e i civili, Mendi sostiene che questi interventi hanno mietuto molte vittime. Con attacchi solo terrestri ci sarebbero stati meno morti innocenti. 18 : Da: 00.30.45 A: 00.30.45 Per il ragazzo i bombardamenti non hanno accelerato la fuga dei profughi 19 : Da: 00.30.45 A: 00.33.32 Mendi aggiunge che vorrebbe tornare il più presto possibile in Kosovo e ringrazia chi li ha aiutati. Fine intervista 20 : Da: 00.33.32 A: 00.33.53 PP kosovaro del campo. Mare sullo sfondo 21 : Da: 00.33.53 A: 00.35.15 Intervista ad Ardita, 18 anni, ragazza del campo profughi. Interno giorno. Mezze figure e PP di lei e della sua interprete. Ardita viene da Giacova e studia al liceo scientifico. Si trova a Golem con la famiglia 22 : Da: 00.35.15 A: 00.38.47 E' venuta a Golem con madre ed uno dei suoi fratelli ed è fuggita dal Kosovo perché la polizia serba li ha costretti ad andarsene. 23 : Da: 00.38.47 A: 00.41.41 Sono arrivati in colonna. In Albania vorrebbe continuare la scuola ma spera comunque di tornare in Kosovo. Ha una buona opinione dell'Albania e ringrazia la popolazione albanese dell'ospitalità 24 : Da: 00.41.41 A: 00.45.15 Ardita ricomincerà tutto in Kosovo, dopo un corso di informatica e inglese in Albania. Ha un fratello in Germania ma non pensa di andarci 25 : Da: 00.45.15 A: 00.50.22 Nel suo paese Ardita non ha mai avuto amicizie con serbi perché non ce n'erano. Si dice d'accordo con i bombardamenti Nato e con la distruzione dei paesi serbi fuori dal Kosovo. Non vuole rispondere ad altre domande sulla politica, teme per suo fratello rimasto in Kosovo 26 : Da: 00.50.22 A: 00.53.31 La Nato ha fatto bene a bombardare e ci avrebbero fatto uscire dal loro paese anche senza bombardamenti, come accadeva anche prima anche se in proporzioni minori. Ardita è stata 48 ore nella dogana tra Kosovo e Albania perché la colonna era lunga 27 : Da: 00.53.31 A: 00.57.07 Per il futuro Ardita si auspica un governo guidato da Rugova e non dall'Uck. Quando Rugova ha preso il potere nell' 1989 è stato più difficile di quanto lo sia ora 28 : Da: 00.57.07 A: 01.00.56 Ardita desidera un Kosovo autonomo, senza Albania o protettorato di altri paesi europei. Albania agli albanesi e Kosovo ai kosovari. Conclude ringraziando gli italiani, coloro che hanno liberato Rugova e l'Ics. Fine intervista 01 : Da: 00.00.31 A: 00.01.24 Golem, esterno giorno. PP donne del campo profughi. Zoom ad allargare su totale cinque donne sedute. Poi ancora PP delle stesse donne 02 : Da: 00.01.24 A: 00.01.32 CM uomini kosovari (figure intere) su terrazza 03 : Da: 00.01.32 A: 00.01.45 Elicottero militare sorvola campo. Camera lo segue in cielo, zoom ad allargare 04 : Da: 00.01.45 A: 00.02.05 CM donne e un uomo seduti di fronte alle tende allestite nel campo. Zoom ad allargare fino a totale tende e parte edificio del campo 05 : Da: 00.02.05 A: 00.02.36 Elicottero in volo sul campo 06 : Da: 00.02.36 A: 00.02.47 CL dall'alto delle tende presenti nel campo e dello stabile sullo sfondo 07 : Da: 00.02.47 A: 00.03.04 Riprese dall'alto. Tre donne sedute su un prato mentre parlano 08 : Da: 00.03.04 A: 00.03.21 CL di una tenda presa dall'alto con un bambino seduto di fuori. Panoramica verso sinistra sul prato circostante 09 : Da: 00.03.21 A: 00.04.09 CL due donne e un bambino (figure intere) davanti alla loro tenda. Panoramica verso destra sulle altre tende e sui profughi seduti al di fuori 10 : Da: 00.04.09 A: 00.04.31 Due elicotteri sorvolano il campo 11 : Da: 00.04.31 A: 00.06.35 CL una donna e un bambino (figure intere) alle prese con delle pentole sul fuoco in mezzo al prato. Zoom ad allargare su totale del campo. Riprese dall'alto 12 : Da: 00.06.35 A: 00.07.02 Totale tre donne e un bambino vicino alle pentole sul fuoco. Riprese dal basso 13 : Da: 00.07.02 A: 00.07.50 Mezzi busti bambini e PP di quattro donne 14 : Da: 00.07.50 A: 00.08.44 PP bambino, zoom ad allargare su mezza figura altro bambino e di una donna sullo sfondo 15 : Da: 00.08.44 A: 00.09.11 PP pentole sul fuoco all'aperto e mezzo busto due donne 16 : Da: 00.09.11 A: 00.10.03 Mezze figure tre donne e zoom ad allargare su totale gruppo 17 : Da: 00.10.03 A: 00.10.42 CM strada del campo con kosovari che camminano. Zoom ad allargare fino a CL 18 : Da: 00.10.42 A: 00.13.08 Interno giorno. Intervista PP ad un ragazzo kosovaro di 21 anni. E' a Golem con la famiglia, tranne i genitori che sono morti. Non ha notizie dei cugini 19 : Da: 00.13.08 A: 00.16.07 Con i bombardamenti della Nato il ragazzo e i suoi parenti sono stati costretti dalla polizia serba ad andare via da casa. Per strada ha visto massacri gravissimi e corpi cui è stato dato fuoco. Gli stessi profughi sono stati insultati durante il tragitto verso l'Albania 20 : Da: 00.16.07 A: 00.17.47 Al confine ai profughi sono state tolti tutti gli oggetti di valore e in Albania hanno avuto un'accoglienza straordinaria, al di là di ogni aspettativa 21 : Da: 00.17.47 A: 00.21.14 Il ragazzo non aveva amici serbi prima, anche se ce n'erano nella sua città. Non hanno mai avuto rapporti amichevoli. Il problema è la mentalità dei serbi, secondo il ragazzo. L'odio c'è sempre stato 22 : Da: 00.21.14 A: 00.22.13 I serbi hanno grandi interessi in Kosovo per le grandi ricchezze naturali 23 : Da: 00.22.13 A: 00.24.55 La pulizia etnica si era già verificata nel 1912, nel 1968 molti albanesi del Kosovo sono andato in Turchia. Con Milosevic più di 1 milione di kosovari sono andati via dal Kosovo. Non è colpa della Nato 24 : Da: 00.24.55 A: 00.32.01 Sui bombardamenti della Nato che hanno colpito anche civili serbi il ragazzo sostiene che queste sono delle manipolazioni della Serbia. Per dare la colpa alla Nato la Serbia dice che questa colpisce i civili, invece è la Serbia stessa a farlo |