della soprelevata di via Prenestina, a sinistra nella solitudine e nell'anonimato delle palazzine di via Casilina. Nella trattoria ''Qui se magna'' e nel bar Necci hanno incontrato i personaggi veri che hanno ispirato a Pasolini la storia di ''Accattone'', che ancora oggi si chiamano con i soprannomi di quando erano ragazzi: ''Il mostro'', ''Cow Boy'', ''Togliatti'', ''Tarzanetto'', una comunita' rigorosamente maschile, per i quali il tempo si e' fermato alle cose importanti di sempre, il cibo, il lavoro, l'amicizia. Sono ragazzi di vita un po' invecchiati che raccontano senza pudori, ma senza esibizionismo della loro iniziazione sessuale. E come prendessero vita le pagine di Pasolini ecco la memoria, senza rimpianto, senza pentimento, dei primi giochi quando erano poco piu' che bambini, le prime esperienze con i quasi coetanei, i pomeriggi di spensierati guadagni nel buio della galleria del cinema Ambra Jovinelli. E su tutto il ricordo dell'incontro con Pasolini: un attimo che poteva cambiare la loro vita, e non l'ha fatto. Li ha lasciati li' con i loro capelli grigi, miracolosamente intatti Chiudi