Golfo di Oman, dell'Iran meridionale e del Pakistan. Tale bacino è caratterizzato da vistosissime manifestazioni di gas naturale. Il gas fuoriesce da spaccature del terreno trascinando del fango che, depositandosi attorno alle spaccature, crea dei coni simili nella forma a vulcani, e raggiungenti talora anche l'altezza di un centinaio di metri ("vulcani di fango"). Anche in quest'area furono celermente intraprese le attività di esplorazione. Ai primi rilievi topografici e geologici fecero seguito rilievi gravimetrici e sismici a riflessione, i quali mesero in evidenza, sia sulla terraferma che nella parte in mare, alcune strutture interessanti per regolarità e dimensioni. La esplorazione di una di esse, affiorante in terraferma (Karati), con un sondaggio che si spinse oltre i 4.000 metri, mise in evidenza alcune manifetazioni di gas. Questa regione, tuttora praticamente inesplorata, conserva un indubbio interesse storico. Si è però ritenuto più conveniente concentrare gli sforzi sugli altri due blocchi SIRIP, senza dubbio in situazione geografica più favorevole; per cui, dovendosi effettuare progressive riduzioni di area, si è preferito tagliare dal blocco Mekran, fino alla rinuncia definitiva avvenuta nel 1966. ("Blocco Mekran", in "Visita in Iran, 28 ottobre - 4 novembre 1969", "Questi appunti sono stati preparati dall'AGIP Direzione Mineraria, per fornire ai signori partecipanti un inquadramento geologico e tecnico. La documentazione è originale ed inedita, ed ha carattere strettamente riservato"). Chiudi