battaglia, Picchio, e ripercorre le varie fasi della Resistenza ravennate dopo l'8 settembre, dall'organizzazione dei distaccamenti e delle brigate, le azioni di Gruppi d'Azione Patriottica (GAP) e Squadre di azione patriottica (SAP) fino alla Liberazione di Ravenna, il 4 dicembre 1944, e poi della provincia. Su domanda, Mazzavintani spiega la differenza tra esercito regolare e esercito di volontari come quello partigiano e il rapporto truppa-comandante. Tratteggia le modalità di costituzione, le regole e i compiti delle compagnie e in particolare della 28ª Brigata Garibaldi "Mario Gordini", inquadrata nell'8ª Armata, e del distaccamento "Settimio Garavini". Sottolinea il contributo delle donne alla Resistenza, non valorizzato a sufficienza. Il racconto si concentra poi sulla figura del Commissario politico all'interno della formazione partigiana, sulla smobilitazione della 28ª Brigata e il rientro a Ravenna nel maggio del ‘45. Rievoca infine il primo incontro con Arrigo Boldrini dopo la liberazione della città. Tristano legge più volte parte della canzone "Lode al lavoro illegale" dal dramma La linea di condotta di Bertold Brecht Chiudi