Interviste ad Assunta Masotti ed Ermanno Trombini, ex partigiani. Assunta/Santina Masotti è ripresa seduta frontalmente, in primo piano, su fondo scuro. Il regista (fuori scena) fa delle domande. Assunta/Santina inizia a parlare, con efficaci movimenti ed espressioni del volto, a commento del suo racconto. Lei racconta di come abbia ereditato il
nome di battaglia di 'Bice', appartenuto ad un'altra ex partigiana. Gli autori di tanto in tanto danno indicazioni di regia e formulano domande. Il racconto si snoda in una rievocazione austera, piena di dignità e autorevolezza, dell'importanza del ruolo dei contadini nel corso della Resistenza. La donna rievoca quindi i motivi per cui il comando partigiano avesse fatto base nella propria casa. Ricorda quindi la prima volta in cui vide Boldrini, quando venne a casa sua, il 20 luglio del 1944. Il racconto si fa a volte divertito da parte della donna, nel rammentare alcuni episodi di convivenza quotidiana con i partigiani. Il discorso torna sull'importanza del coinvolgimento della famiglia contadina e in particolare delle donne contadine. Santina specifica quindi il proprio ruolo e i suoi compiti durante la Resistenza. La videocamera la inquadra in primissimo piano, su fondo nero, esaltando le espressioni e la mimica del volto durante il racconto. Assunta, su domanda, ricorda in modo commosso l'episodio dell'incontro di Arrigo Boldrini con 50 donne in un capanno, incontro organizzato da lei. In quella occasione Boldrini chiese alle donne se volessero essere coinvolte, spiegando loro i compiti e le responsabilità che avrebbero assunto, nonché i rischi. Assunta sottolinea il pianto emozionato di Arrigo Boldrini alla risposta unanime delle donne di voler partecipare alla Resistenza. La donna, sempre su domanda, ricorda con un po' di dispiacere l'episodio che emarginò le donne dalle azioni militari dirette, relegandole comunque a ruoli 'casalinghi'. Assunta afferma quindi con convinzione che senza le donne la Resistenza non avrebbe ottenuto certi risultati, soprattutto in pianura. E' ricordato il ruolo anche dei bambini per le segnalazioni di arrivo del nemico. Il racconto serio e austero si alterna al ricordo di episodi 'divertenti'. Assunta spiega quindi come e dove fossero i rifugi (mentre ne parla ci sono indicazioni di regia). In ultimo la donna ricorda il giorno festoso, del 'reincontro' con tutti, in occasione della consegna della medaglia ad Arrigo Boldrini. Segue un commosso ritratto di Bulow. La donna legge più volte, su indicazione dei registi, una poesia di Bertold Brecht (ppp). Seguono gli applausi con inquadrature dei dettagli del volto della donna. (fine videointervista Assunta Masotti: (00.26.21.00) 00.26.21.13 - Inizio videointervista ad Ermanno Trombini, ripreso seduto in primo piano su fondo nero. A domanda, Ermanno inizia a raccontare come fosse organizzato l'accampamento di Spinarone (?), con la sua inaccessabilità, se non via acqua. Egli rievoca quindi un episodio della Resistenza di cui fu protagonista, con una spedizione al di là delle linee per 'ricaricare' la barca di armi e altri materiali. Ermanno, incitato dai registi, spiega come avvenisse il sistema delle segnalazioni e di comunicazione sul territorio tramite lenzuoli bianchi. In ultimo, Ermanno racconta come avesse scelto il suo nome di battaglia, Burdei (?), dopo aver visto un film russo con un personaggio chiamato così. (fine videointervista ad Ermanno Trombini: 00.34.26.20)