Data

2005

Dettagli

Durata: 00:45:07 | Colore: colore | Sonoro: sonoro

Livello

documento

Oggetto

Tipologia: non fiction | Stato: non finito

Abstract

Viene seguito il corteo dal suo inizio, a piazza della Repubblica, fino alla sua conclusione, al Circo Massimo. Inoltre sono accuratamente filmati gli importanti interventi fatti sul palco allestito dal Manifesto al termine della manifestazione
edizione

Lingua

italiana

Nazionalità

italiana

Edizione

2005
Supporto

Video

MINIDV

DVD

Crediti

Luogo di produzione

Italia

Anno di produzione

2005

Altre Responsabilità

Morbidelli, Mauro - coordinatore iniziativa
Descrizione delle immagini

Sequenze

01 : Da: 00.00.18.23 A: 00.05.11.15
Roma, via Cavour: prove tecniche su un furgone. Striscione del Manifesto con la scritta "Liberiamo la Pace" dietro ai familiari della Sgrena e a Pier Scolari. La folla sfila lenta. Striscione della stampa della "Federazione Nazionale della Stampa"; bandiere dei Cobas. Un venditore di fischietti svolge il suo lavoro. Manifesti con il volto della Sgrena

02 : Da: 00.05.11.15 A: 00.09.52.05
Un trampoliere suona un tamburo. Mentre il corteo percorre via Covour, si scorge il volto di Marco Rizzo. Vengono intervistati alcuni partecipanti, tra cui una bambina, a tutti viene rivolta la domanda "Si sente ostaggio della guerra?". Un drappo nero recita "Io donna contro la guerra"

03 : Da: 00.09.52.05 A: 00.10.58.22
Un cane con un fazzoletto colorato al collo passeggia per la via. Una ragazza intervistata risponde che ogni mezzo di comunicazione si sta adoperando per un "depensamento totale" sulla guerra

04 : Da: 00.10.58.22 A: 00.15.19.05
Via dei Fori Imperiali: uno striscione bilingue arabo-italiano riporta la scritta "Liberatele". Un uomo sostiene un ombrello con un cartello "Partitocrazia non è vera democrazia" e un altro "Democrazia è libertà di voto". Una mamma con un bimbo sulle spalle afferma di sentirsi ostaggio e che la guerra come molte altre cose vengono sepolte dalla quotidianità. Viene intervistata anche Serena Dandini, che dichiara che le troppe immagini, anche dolorose, creano assuefazione, ma ciononostante i fatti devono essere conosciuti e mostrati

05 : Da: 00.15.19.05 A: 00.20.54.14
Piazza Venezia: carrellata sui volti delle donne in nero che creano un cordone tenendo sollevati i loro manifesti neri con varie frasi contro la guerra e di solidarietà con la giornalista del Manifesto. Il corteo piega per via dei Cerchi, mentre suona una banda con tanto di leggii. Intervista a Remo Girone che crede che la gente sia stufa della guerra e che dichiara di partecipare attivamente al corteo per far in modo che questa cessi

Documentazione

Rimandi

Giuliana Sgrena (Masera (VB), 20 dicembre 1948) è una giornalista e scrittrice italiana. Scrive per il quotidiano Il manifesto dal 1988 e per il settimanale tedesco Die Zeit. Rapita il 4 febbraio 2005 dall'Organizzazione della Jihad islamica mentre si trovava a Baghdad (Iraq) per realizzare una serie di reportage per il suo giornale, è stata liberata dai servizi segreti italiani il 4 marzo, in circostanze drammatiche che hanno portato al suo ferimento e all'uccisione di Nicola Calipari, uno degli agenti dei servizi di sicurezza italiani che dopo lunga e efficace trattativa la stavano portando in salvo. La sua liberazione era stata invocata in più appelli video trasmessi dal capo dello stato Carlo Azeglio Ciampi (che le aveva conferito nel 2003 il titolo di Cavaliere del Lavoro per la sua attività di giornalista e scrittrice) e della sua sorte si era preoccupato (dal letto dell'ospedale Gemelli di Roma in cui si trovava ricoverato) anche Papa Giovanni Paolo II. Nella sua carriera di cronista, la Sgrena ha avuto modo di realizzare numerosi resoconti da zone di guerra, tra cui Algeria, Somalia ed Afghanistan. Si è occupata particolarmente della condizione della donna nell'Islam, tema sul quale ha scritto un libro

Bibliografia in rete

Titolo: Manifestazione per la liberazione di Giuliana Sgrena
Data di consultazione: 14/06/2006