Data

2005

Dettagli

Durata: 00:11:21 | Colore: colore | Sonoro: sonoro

Livello

documento

Oggetto

Tipologia: non fiction | Stato: non finito

Abstract

Una troupe segue il corteo intervistando i partecipanti, si sofferma particolarmente intorno allo striscione del Manifesto
edizione

Lingua

italiana

Nazionalità

italiana

Edizione

2005
Supporto

Video

MINIDV

DVD

Crediti

Luogo di produzione

Italia

Anno di produzione

2005

Altre Responsabilità

Morbidelli, Mauro - coordinatore iniziativa
Descrizione delle immagini

Sequenze

01 : Da: 00.00.02.12 A: 00.02.37.22
Roma, piazza della Repubblica: Una ragazza toscana afferma di sentirsi ostaggio dell'America, di tutti i potenti e di certo non libera. Un signore dichiara che la guerra è una brutta scorciatoia, è una sconfitta per chi la usa ed il rapimento è una conseguenza di questa logica errata. Due donne, riparate sotto un impermeabile, hanno paura che anche questa manifestazione sia un urlo sterile. Inq. tra i manifestanti colpiti dalla pioggia

02 : Da: 00.02.37.22 A: 00.04.27.21
Sulle cancellate sono affissi striscioni e manifesti contro il terrorismo. Un ragazzo di colore non si sente né tranquillo, né sicuro con l'attuale governo, compara poi gli atteggiamenti degli altri popoli europei con quello dell'Italia a proposito della guerra in Iraq. Un uomo con una fascia della pace legata sulla fronte si sente ostaggio degli Usa e dei terroristi

03 : Da: 00.04.27.21 A: 00.06.31.16
Una signora con un basco rosso prima sembra non capire la domanda poi lancia un'invettiva contro l'America e contro il servilismo italiano. Uno stendardo con i volti di Bush, Berlusconi e Blair riporta la scritta "...e mo...jatevenne!". Un uomo con un cappello da giullare ed un tamburo sfila suonando, la camera lo segue tra la folla

04 : Da: 00.06.31.16 A: 00.10.29.08
Via Cavour. Un uomo sente la minaccia che ai pacifisti si voglia togliere la parola, spera che i governanti possano capire che senza pace non c'è speranza e confida nella ragione dei singoli. Striscione del quotidiano 'il Manifesto', dai partecipanti al corteo vengono sorrette copie del quotidiano con impressa a tutta pagina la foto di Giuliana Sgrena

05 : Da: 00.10.29.08 A: 00.11.21.11
Manifesto di "Radio città aperta"; striscione "I gionalisti Rai contro il silenzio". Si intravede il giornalista Piero Badaloni. Altro striscione "SIGRA - giornalisti". Nutrito gruppo di kurdi con bandiere e uno striscione "Riconoscete l'identità politica e nazionale del popolo kurdo"

Documentazione

Rimandi

Alcuni commenti post corteo: Il padre della Sgrena: oggi sono più ottimista "Oggi sono più ottimista di ieri". E' quanto ha detto Franco Sgrena, il papà di Giuliana, stretto in una morsa dai cronisti e cineoperatori alla testa del corteo in piazza della Repubblica. I genitori di Giuliana sono davanti allo striscione che apre la manifestazione. Prodi: a Giuliana la vicinanza di un intero popolo "Oggi sono qui solo per testimoniare la mia vicinanza a Giuliana Sgrena" ha detto Romano Prodi al suo arrivo in piazza della Repubblica. "Sono convintissimo che tutto il Paese sia oggi qui". Al corteo per la liberazione di Giuliana Sgrena, rapita in Iraq, Romano Prodi nota "un'atmosfera composta". Il leader dell'Unione sottolinea che "il senso di questa manifestazione è di una grande solidarietà per la signora Sgrena e non c'è proprio altro significato". Secondo Prodi, "bisogna fare sentire che gli siamo vicini nell'attenzione per la sua storia. Abbiamo ancora nella mente - continua - le immagini del video che ci è stato mandato, il suo dolore, la sua solitudine. Le siamo vicini. Poi - aggguinge il leader dell'Unione - ognuno nel suo pensiero potrà dare significati di preghiera e di speranza, tutto quello che si vuole.. ma è la vicinanza di un intero popolo". Fassino: tutta questa gente testimonia solidarietà "Siamo qui per la liberazione di Giuliana Sgrena e credo che la presenza di tutte queste persone testimoni la solidarietà e l' affetto e la richiesta forte ed esplicita che venga liberata". Lo ha affermato il leader dei Ds, Piero Fassino, intervenendo alla manifestazione. "Questa non è una giornata di polemiche - ha proseguito il segretario dei DS - siamo tutti qui uniti solo per Giuliana. Credo che sia un modo per esprimere solidarietà anche a chi sta nelle stesse condizioni, solidarietà ai familiari ed infine dire che l' Italia democratica è contro il terrorismo". Veltroni: non può essere una manifestazione di parte "Questa è una manifestazione per la libertà di una persona e la libertà di una persona non è mai di parte": così Valter Veltroni, sindaco di Roma, ha risposto ai giornalisti che chiedevano un commento sul fatto che il centrodestra ha deciso di non partecipare al corteo per la liberazione di Giuliana Sgrena. Veltroni ha ricordato le iniziative prese dal Comune per la liberazione della giornalista del "Manifesto" e sottolinea l'importanza dell'appello lanciato dall'Imam della Moschea di Roma e il video realizzato dai colleghi del Manifesto trasmesso da Al Jazeera. Bertinotti: siamo qui per la pace "Noi siamo qui per manifestare la liberazione di Giuliana Sgrena e per manifestare a favore della pace" ha affermato Fausto Bertinotti, segretario di Rifondazione comunista presente alla manifestazione. "Qui non si tratta di una questione politica - ha aggiunto il segretario del Prc -, qui si manifesta per salvare una donna e per salvare la vita".

Bibliografia in rete

Titolo: Manifestazione per la liberazione di Giuliana Sgrena
Data di consultazione: 09/06/2006