Data

2005

Dettagli

Durata: 00:59:00 | Colore: colore | Sonoro: sonoro

Livello

documento

Oggetto

Tipologia: non fiction | Stato: non finito

Abstract

Una troupe incaricata dal Manifesto intervista numerosi partecipanti alla manifestazione per la liberazione di Giuliana Sgrena rivolgendo a tutti la stessa domanda "Vi sentite ostaggi della guerra?", ne raccoglie poi le impressioni
edizione

Lingua

italiana

Nazionalità

italiana

Edizione

2005
Supporto

Video

MINIDV

DVD

Crediti

Luogo di produzione

Italia

Anno di produzione

2005

Altre Responsabilità

Morbidelli, Mauro - coordinatore iniziativa
Descrizione delle immagini

Sequenze

01 : Da: 09.00.25.24 A: 09.03.47.20
Roma, piazza della Repubblica: un uomo legge una copia del quotidiano il Manifesto che titola "Con Te", dietro sfilano i manifestanti, passa lo striscione di Emergency. Intervista a due donne che sollevano uno striscione sul quale si legge "Giuliana con noi subito". Una coppia si lamenta della pessima gestione dei vertici politici italiani in Iraq

02 : Da: 09.03.47.20 A: 09.06.06.12
La camera gira tra la folla. Una donna con un cartellone al collo e poggiata ad una bicicletta spinge ad una reazione radicale da parte del popolo italiano contro la guerra, contro ogni guerra

03 : Da: 09.06.06.12 A: 09.08.45.01
Un ragazzo con barba e cappello risponde alla consueta domanda: "Ti senti ostaggio di questa guerra?", affermando il suo totale dissenso da chi lo governa. Un uomo tiene sollevato un cartello con la scritta "Ostaggi della guerra"

04 : Da: 09.08.45.01 A: 09.12.23.05
Sfilano numerose bandiere della pace, un uomo che ne sorregge una dichiara quanto questa guerra sia un controsenso, coperta dai media e si lamenta del canone Rai e della volgarità trasmessa dalle tv nazionali. Da un ragazzo vengono distribuiti i manifesti "Ostaggi della guerra"

05 : Da: 09.12.23.05 A: 09.13.53.13
Una donna ricorda di non dimenticare nessuna guerra sparsa nel mondo, attacca il governo americano che dispone delle sorti dell'umanità intera

Documentazione

Rimandi

Giuliana Sgrena, un sequestro lungo un mese: la cronologia 4 Febbraio - Un gruppo di uomini armati rapisce la giornalista del quotidiano 'Il Manifesto' Giuliana Sgrena, dopo aver bloccato l'auto con a bordo la giornalista, il suo interprete e l'autista all'uscita dell'università 'An-Nahrein' di Bagdad. Giuliana Sgrena nelle quattro ore precedenti l'agguato aveva incontrato nella moschea sunnita al Kastal, posta all'interno dell'università, alcuni sfollati di Falluja. Poche ore dopo il sequestro, il gruppo l'Organizzazione per la Jihad islamica, rivendica via Internet il sequestro della giornalista e intima all'Italia di ritirare le sue forze dall'Iraq entro 72 ore. 5 Febbraio - In un secondo comunicato di rivendicazione sul rapimento diffuso via Internet, un gruppo che si firma Organizzazione della Jihad nel paese di Rafidain (Mesopotamia) minaccia di eseguire il "verdetto divino" contro Giuliana Sgrena se entro 48 ore "non ci sarà un annuncio del governo italiano, il cui capo è il criminale Berlusconi, del ritiro dall'Iraq". In serata i rapitori diffondono un nuovo comunicato, annunciato come "l'ultimo", in attesa che la "commissione giuridica" dell'Organizzazione della Jihad nel paese di Rafidain adotti la sua "decisione nel futuro imminente". 6 Febbraio - Da Bagdad il Consiglio degli Ulema sunniti lancia un appello per il rilascio di Giuliana Sgrena e definisce "irragionevoli" le condizioni poste dai suoi rapitori per il rilascio dell'inviata del Manifesto. 7 Febbraio - Il gruppo di Abu Musab al-Zarqawi nega qualsiasi coinvolgimento nel rapimento. Lo rende noto Al Jazeera, citando un comunicato dell'organizzazione. Con un comunicato sul sito "AlMassada.net", l'Organizzazione della Jihad islamica annuncia che la giornalista non è una spia e sarà rilasciata. 8 Febbraio - Su un sito islamico presunti mujaheddin annunciano l'uccisione di Giuliana Sgrena. "Le Brigate dei Mujaheddin in Iraq hanno annunciato di aver giustiziato - si legge nel sito - la giornalista italiana Giuliana Sgrena dopo essersi assicurati che spiava i mujaheddin a vantaggio delle forze crociate americane". Al Jazira trasmette la versione in arabo del video realizzato dalla redazione del Manifesto per illustrare il lavoro della sua inviata e perorarne la liberazione. 10 Febbraio - L'Organizzazione della Jihad islamica diffonde via internet un nuovo comunicato: "Diamo al governo italiano 48 ore per annunciare un ritiro dall' Iraq, è la nostra condizione per dare informazioni sulla sorte della giornalista italiana Giuliana Sgrena". 15 Febbraio - Il padre della giornalista rapita, Franco Sgrena, lancia un appello: "Siamo preoccupati, sono passati 12 giorni e non sappiamo se Giuliana sia viva". "Non abbiamo nè foto, nè immagini di lei e non abbiamo notizie sulle trattative". 16 Febbraio - La tv di Dubai 'Al Arabiya' trasmette un video in cui Giuliana Sgrena, in lacrime, le mani giunte in preghiera, si rivolge in italiano e in francese al suo compagno, Pier Scolari, e a tutti gli italiani: "Aiutatemi, aiutatemi, la mia vita dipende da voi, fate pressioni sul governo italiano perchè ritiri le truppe". Nel video, fatto recapitare dai suoi sequestratori alla tv dell'agenzia Associated Press, Giuliana Sgrena indossa una casacca verde, sullo sfondo c'è una parete bianca, in sovraimpressione la scritta "Mujaheddin senza confini", una sigla sino a quel giorno sconosciuta. 19 Febbraio - il telegiornale della tv del Qatar Al Jazira mostra quattro foto delle sofferenze del popolo iracheno scattate da Giuliana Sgrena, raccolte in un video da Pier Scolari, e diffuse dal 'Manifesto'. Per chiedere "Liberate Giuliana" e per dire "Stop the war" a Roma sfila un corteo che raduna 500 mila persone secondo gli organizzatori, 200 mila secondo le forze dell'ordine. 23 Febbraio - il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi riceve al Quirinale Franco e Antonietta Sgrena, genitori di Giuliana, e Pier Scolari. "Liberatela! Liberatela!" è l'appello del Capo dello Stato. 1 Marzo - il ministro dell' Interno dell'Iraq Falah Al-Naqib dichiara che Giuliana Sgrena "è viva". Intervistato da una Tv satellitare araba, Al-Naqib aggiunge:"Speriamo presto di avere buone notizie". 4 Marzo - Al Jazeera annuncia la liberazione di Giuliana Sgrena.

Bibliografia in rete

Titolo: Manifestazione per la liberazione di Giuliana Sgrena
Data di consultazione: 29/05/2006